L’8 il 9 luglio del 2025 sono state giornate accese dai colori tersi della luce estiva. Una luce che si è diffusa tra le geometrie neoplastiche delle pareti e le ampie librerie presenti nell’Aula Magna, in cui si è svolta la prima sessione di tesi dell’anno accademico 2024-25.
I candidati hanno presentato a turno il loro lavoro di traduzione alla Commissione, mentre nelle aule prospicienti o lungo il corridoio la tensione dell’attesa si alternava all’euforia della proclamazione. Le due sessioni ci hanno proiettato dentro paesaggi linguistici eterogenei, facendoci percorrere idealmente la geografia e la cultura di luoghi cari alla comunità del Vittoria.
Le proposte tematiche, come spesso accade, hanno rappresentato un eterogeneo riflesso della nostra società, un caleidoscopio multilingue dei piccoli e grandi movimenti del presente.
A partire dalla proposta di traduzione di frammenti di España no es solo blanca di Silvia Ayang, una riflessione sulle identità afrodiscendenti nella Spagna contemporanea. Sono seguite le riflessioni sulla traduzione di estratti da The Memory Thief di Lauren Aguirre, centrata sul rapporto tra linguaggio, memoria e trauma, e una proposta di traduzione di alcune leggende albanesi tratte da Albanian Folktales and Legends di Robert Elsie, a metà tra riscoperta etnografica e interpretazione semiotica e culturale.
Non sono mancati spunti giuridici e linguistici, come nella tesi sul fenomeno dell’hedging nelle dissenting opinions e la sua analisi terminografica, e nella comparazione tra traduzioni umane e assistite dall’Intelligenza Artificiale, che ha sollevato interrogativi sulla qualità, la creatività e l’etica nel lavoro del traduttore contemporaneo.
Uno spazio significativo è stato dedicato alla traduzione specializzata e tecnico-scientifica: con due lavori basati su testi divulgativi anglofoni , al documento etico “Diagnostic Médical et Intelligence Artificielle” del CCNE e CNPEN, , fino a Basics of Business di David Lewis e Marketing in the 21st Century di Bruce Keillor, in cui sono stati esplorati linguaggi economici e strategie comunicative globali.
Tematiche sociali e politiche sono emerse nell’analisi della traduzione di estratti da Brexit Unfolded di Chris Grey, mentre una riflessione più teorica è stata offerta attraverso l’indagine sul ruolo della traduzione nei contesti politico-economici, prendendo in esame i contributi di R. Salomone, S. A. Reinert e Y. Sun.
Dal lato letterario e culturale, sono state molto apprezzate la proposta di traduzione di cinque racconti tratti da Duermevelas di Adela Fernández y Fernández, un viaggio onirico nel simbolismo e nella mitologia messicana, e la lettura di The Myths That Made America di Heike Paul, incentrata sulla figura di Pocahontas come mito dell’amore transatlantico, con implicazioni coloniali e narrative. Nondimeno suggestiva la tesi dal titolo Sehnsucht: il sentimento inestinguibile, che ha indagato le sfumature di una parola intraducibile, al confine tra linguistica la psicologia e la filosofia.
Infine, il mondo della moda ha fatto il suo ingresso con due contributi: uno dedicato a Psicología de la moda di Juanjo Ramos, con una proposta di traduzione e riflessione psico-sociologica, e un altro focalizzato sul cinema di Pedro Almodóvar, dove la moda viene letta come tessuto del desiderio, strumento di espressione e identità visiva.
La traduzione e l’interpretariato richiedono la perspicacia, la vivacità, l’ascolto tra le prime qualità e i nostri studenti hanno dimostrato di possederle nelle parole che hanno scelto di tradurre. Auguriamo a tutti loro che queste qualità, così a lungo esercitate negli anni al Vittoria, li accompagnino nel corso della loro carriera accademica e professionale.