La sessione di tesi di novembre, nella stagione delle nebbie, dei castagne, dei lunghi viali ricoperti da tappeti di foglie, conserva angoli di luce e promesse di futuro. In accademia ogni promessa di futuro si compie il giorno della discussione della tesi e della agognata proclamazione. E così è stato al Vittoria, tra sorrisi, attestati e commozione di rito.
In questa sessione i nostri futuri interpreti, traduttori e traduttrici hanno prestato particolare ascolto al rumore del tempo, scegliendo temi che chiamano in causa le sfide della contemporaneità. In primo luogo le strategie aziendali e di marketing operate da alcuni marchi storici, capaci di offrire modelli alternativi di gestione delle risorse e di promozione. Indagini attente con un’occhio di riguardo al ruolo svolto dal traduttore in ambito pubblicitario. Uno sguardo che si è spinto fino all’estremo oriente con il maestro Leiji Matsumoto, massimo innovatore del fumetto e dell’animazione giapponese, o all’interno della curva di una tifoseria di calcio, animata da riti e miti sportivi.
La traduzione e l’interpretariato richiedono la perspicacia, la vivacità, l’ascolto tra le prime qualità e i nostri studenti hanno dimostrato di possederle nelle parole che hanno scelto di tradurre. Auguriamo a tutti loro che queste qualità, così a lungo esercitate negli anni al Vittoria, li accompagnino nel corso della loro carriera accademica e professionale.